Chieso un incontro urgente con Gentiloni, Madia e Lorenzin
Stato di agitazione per medici e dirigenza sanitaria a causa dello stato della sanità pubblica e per il mancato rinnovo contrattuale. Le organizzazioni Sindacali della dirigenza medica e sanitaria - Anaao Assomed – Cimo – Aaroi-Emac – Fp Cgil Medici E Dirigenti Ssn – Fvm Federazione Veterinari e Medici – Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) – Cisl Medici – Fesmed – Anpo-Ascoti-Fials Medici – Uil Fpl Coordinamento Nazionale delle Aree Contrattuali Medica e Veterinaria - hanno proclamato lo stato di agitazione e a chiesto un incontro con il premier Gentiloni, le ministre Madia e Lorenzin e il presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini.
Quici: "I veri problemi sono legati innanzitutto alla carenza di personale e quindi di chirurghi; c’è il blocco del tetto di spesa sul personale che dura da oltre 20 anni e che ancora non trova una soluzione"
Testa: "Siamo noi che con le prescrizioni emesse sovente aggiorniamo il FSE automaticamente, mentre ci troviamo sistematicamente a subire le prescrizione di colleghi ospedalieri svogliati, per usare un eufemismo”
"E' una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro"
Testa: "Il cittadino ha il sacrosanto diritto di ricevere le cure di cui necessita, senza essere ostacolato da tagli indiscriminati alle prescrizioni mediche"
Quici: "I veri problemi sono legati innanzitutto alla carenza di personale e quindi di chirurghi; c’è il blocco del tetto di spesa sul personale che dura da oltre 20 anni e che ancora non trova una soluzione"
"E' una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro"
Testa: “Tagliare le prescrizioni non è la soluzione per far risparmiare lo stato, anzi, vorrebbe dire meno visite, meno controlli e più patologie nel futuro"
Onotri: "Mentre si esercita una forte pressione sui medici, si concede ai farmacisti di prescrivere analisi a carico del Servizio Sanitario Nazionale in assenza di una qualsiasi indicazione clinica da parte di un medico"
Lo rivela lo studio, pubblicato su Cardiovascular Research, condotto dai ricercatori dell'Irccs San Raffaele di Roma con l'Università di Roma La Sapienza e l'Università di Napoli Federico II
La preoccupazione dei ricercatori riguarda soprattutto la quantità e tempestività della raccolta dei dati da parte delle autorità e la trasparenza con cui vengono diffusi ai cittadini e alla comunità scientifica
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